I diari di bordo

mercoledì 10 luglio 1985

ALDABRA UN’ ISOLA UNICA AL MONDO

  Quando stanchi della stressante vita cittadina progettiamo un’evasione, la nostra fantasia traccia il contorno di un’isola, magari di un atollo disabitato, ricco di pesci di palme e di uccelli, lontano dal mondo, riscaldato dal sole dei tropici.
Aldabra , nel cuore dell’oceano Indiano a Sud—Ovest di Mahé, 390 km a Nord—Ovest del Madagascar e 650 Km a Est del continente africano è tutto questo ma é anche qualcosa di più. Difficile da raggiungere, priva di porti naturali, circondata da dirupi profondamente scavati alla base, e sovrastati da una macchia impenetrabile e da rocce taglienti è rimasta, dalla notte dei tempi, incontaminata dall’uomo. Al di la dell’interesse che può provare il profano che ama la natura, l’isola è una risorsa di incalcolabile valore per la scienza.

Nel 1966-67 l’isola corre il serio pericolo di diventare una base militare britannica. Il progetto non ha seguito grazie alla mobilitazione dell’opinione scentifica mondiale,dopo di che la responsabilità della gestione dell’atollo è assunta dalla Royal Socety di Londra. Dopo che l’atollo é incorporato nella nuova Repubblica delle Seychelles, la responsabilità passa al nuovo stato che nel 1979 crea un apposito ente: la "Seychelles Islands Foundation".

martedì 9 luglio 1985

ISOLE MITSCIU


ISOLE MITSCIU

L’ultimo incontro.

Qualche giorno dopo partiamo per le Mitsciu. La più grande delle isole che formano questo arcipelago ha uno sviluppo di 10 miglia cir­ca e si trova 30 miglia a Nord di Nosy Be ed a 10 miglia dalla co­sta selvaggia del Madagascar. La prima isola del gruppo si chiama Tsara Bajina nome che tradotto vuol dire: bella spiaggia. Le acque sono verdissime e la spiaggia merita il suo nome. E disabitata, solo i pescatori vi fanno scalo ma molto raramente. E veramente un sogno. Indi­viduiamo un ancoraggio abbastanza ridossato e trascorriamo la notte alla fonda.

domenica 7 luglio 1985

LE DONNE DEL MADAGASCAR


Se non sei bello, non più tanto giovane, ma ti piace far colpo sulle donne, il Madagascar è il tuo Paese.
Per una donna il fatto che tu sia di pelle bianca è sufficiente per suscitare tutto il suo interesse. 


La moglie del doganiere.
Col mio motorino, rimesso a nuovo dopo mesi di inattività, vado dappertutto.
Percorro strade e sentieri polverosi, visito villaggi sperduti e scatto foto con la mia autofocus.
     Oggi  visito la periferia di Hell ville(la capitale di Nosi be) e mi dirigo verso il mercato. Una persona che mi par di conoscere mi fa cenno di fermarmi. Lo riconosco è il doganiere del porto. Mi raggiunge e ,dopo poche frasi di convenevoli,di brutto mi chiede mille franchi.  E' sabato e le banche sono chiuse, si giustifica.

sabato 6 luglio 1985

LA CUGINA DI JOLANDA


Jolanda osserva la piroga che , approfittando del vento di ponente si allontana da Nosy Be per raggiungere Nosy Komba.
     Ogni giorno,da sempre, al mattino le piroghe spinte dal vento partono dalla loro isola di Nosy Komba per portare i loro prodotti,riso, ortaggi e canna zucchero al mercato dell' isola principale. Alla sera il vento cambia direzione e le piroghe ritornano allo loro isola. Iolanda ha  perso  l'ultima piroga ed ha un' aria sconsolata.

Io tornavo dal mercato dove avevo acquistato dei granchi che crescono nel fango delle mangrovie. Tanto gustosi quanto repellenti a vedersi. Il Falconera è ormeggiata li vicino.

domenica 21 ottobre 1984

SUAKIN


SUAKIN

Domenica 21  ottobre 1984

porto di Suakin
Gli isolotti sono bassi e sabbiosi come tutti quelli che fanno parte dell’ arcipelago di Suakin.
Suakin  qualche secolo fa era il porto principale del Sudan , finché la crescita lenta ma inesorabile delle madrepore , l’ha reso inaccessibile alle navi.
Ora il porto principale del Sudan  è " Porto  Sudan" costruito 30 miglia più a Nord

venerdì 19 ottobre 1984

TALLA TALLA SEGHIR - TWO ISLETS


Venerdì 19 ottobre 1984
Puntiamo sull’ isola
Un falco volteggia attorno alla nostra barca e poi si posa sulle draglie.
Una rondine nostrana si fa trasportare posandosi sulla lenza della nostra traina filata a poppa.
 Ci lascia solo quando la recuperiamo per issare a bordo un bel carangide di 10 kili che ci assicura pranzo e cena.

martedì 16 ottobre 1984

TALLA TALLA KEBIR

Martedì 16 ottobre 1984
 All’ alba ci troviamo a 60 miglia da DAHARAT ASISI, dove contiamo di arrivare prima del tramonto. L'ancoraggio ci è stato consigliato via radio da Gemini, skipper della goletta Barracuda,che ha percorso il mar Rosso nella direzione opposta alla nostra due mesi fa. Ma Nabir, esperto skipper sudanese della goletta italiana” Felicità”, che fa charter a Porto Sudan, ci consiglia di proseguire. ,