I diari di bordo

sabato 6 luglio 1985

LA CUGINA DI JOLANDA


Jolanda osserva la piroga che , approfittando del vento di ponente si allontana da Nosy Be per raggiungere Nosy Komba.
     Ogni giorno,da sempre, al mattino le piroghe spinte dal vento partono dalla loro isola di Nosy Komba per portare i loro prodotti,riso, ortaggi e canna zucchero al mercato dell' isola principale. Alla sera il vento cambia direzione e le piroghe ritornano allo loro isola. Iolanda ha  perso  l'ultima piroga ed ha un' aria sconsolata.

Io tornavo dal mercato dove avevo acquistato dei granchi che crescono nel fango delle mangrovie. Tanto gustosi quanto repellenti a vedersi. Il Falconera è ormeggiata li vicino.

Alla ragazza non  par vero di accettare il mio invito ed è felice di ricambiare la cortesia pulendo accuratamente quelle bestie schifose. E' facile fare amicizia. Lei è una delle tante figlie del capo tribù di Ampangorinana il villaggio principale dell'isola.
Vive in una bella capanna con altre sorelle e le nonne, che hanno il compito di  accudire i numerosi nipoti , che le figlie, senza porsi tanti problemi, mettono al mondo.

Una notte alla fondaIl mare è calmo . Faccio una bella dormita e mi sveglio poco prima dell'alba.
Giove è già alto nel cielo e da poco è sorta anche Venere.



Jolanda
Nel villaggio i galli si sgolano per dare la sveglia. Il cielo si tinge appena di rosa, ma è ancora la luna, all'ultimo quarto, che  lo rischiara. Il vento, che ha soffiato tutta la notte da ponente si è calmato.Tra poco, cambiando direzione , spingerà le piroghe verso l'isola grande.
Il villaggio sembra addormentato, ma a mano a mano che mi avvicino all'isola scorgo delle figure sulla spiaggia. Sono piccoli gruppi di indigeni fermi e silenziosi come statue. Aspettano il nascere il giorno.
Dentro le capanne le donne e le bambine accendono i fornelli di carbondolce per cuocere il riso, alimento principale, spesso l'unico per colazione, pranzo e cena.
le nonne accudiscono i nipotini

La cuginaLa prossima notte voglio dormire sull' isola. Josephine, la cugina di Jolanda, possiede un Bar (ci vuole un po' di fantasia per chiamarlo Bar) e tre o quattro capanne che chiama "dependance". La dependance consiste in un' unica stanza con un letto centrale protetto da una grande zanzariera. Per formalità mi informo sui prezzi.
Dipende, mi dice Josephine. ci sono dependance da 1 dollaro ed altre da un dollaro e mezzo. Che differenza c'è ' , mi informo. Sono uguali, risponde. La differenza sta sulla porta. Sulla porta? Si La porta di quelle da un dollaro non ha la chiave.
Non credevo che anche qui ci fossero i ladri. No, mi rassicura. niente ladri, ma  se prendi quella senza chiave di notte vengono la ragazze a molestarti.
Josephine
La cosa non mi turbava  affatto ,anzi, ma, per non far brutta figura con Josephine, prenoto quella da un dollaro e mezzo.
La capanna è fresca, le lenzuola hanno il buon profumo del bucato messo ad asciugare al sole, ma non riesco a dormire.
Che cretino, mi dico, a non aver preso l'altra stanza. Non passa molto tempo e sento il rumore di una chiave girare nella toppa.  Le ragazze del villaggio non avevano la chiave. Ma Josephine si.